Avete mai sentito parlare dei primi 1000 giorni di vita?
I primi 1000 giorni sono il periodo che va dal concepimento ai due anni di vita del bambino: è un periodo di fondamentale importanza per il suo sviluppo psicofisico. Il cervello, che è un organo plastico, in questo periodo è massicciamente sensibile e vulnerabile agli effetti dell’ambiente. Si tratta dell’unico organo del corpo umano che si trasforma sia in termini quantitativi (ciò che cresce di dimensioni) sia dal punto di vista strutturale.
Le esperienze precoci condizionano il cervello sul suo modo di organizzarsi e ciò che succede all’inizio ha un’influenza nel futuro. Ad esempio un bambino bilingue, che fin dalla nascita sente parlare due differenti lingue, avrà un’architettura del cervello diversa da chi viene esposto ad una sola lingua. Tutto ciò avviene per mezzo dell’ambiente che circonda il bambino, degli stimoli, delle sensazioni, delle emozioni che lui vive non solo dopo la nascita ma anche durante il periodo della gestazione. Uno studio ha infatti dimostrato come quello che succede dentro e fuori dalla pancia nei nove mesi di gravidanza abbia effetti sulla salute psicofisica del bambino a lungo a breve termine.
Cose da non fare:
fumare e bere: influiscono sulla salute del bambino
stress: trasmettono stress al bimbo attraverso una produzione elevata di cortisolo (ormone dello stress)
Cose da fare:
parlare al buio: il bambino familiarizza con il tono di voce della mamma, lo aiuterà a calmarsi in situazioni di stress
cantare: i suoni ritmici risultano più facili da riconoscere il bambino molto piccolo. Se gli cantiamo una canzone mentre nella pancia, sarà sicuramente in grado di riconoscerla una volta nato
Gli adulti sopravvalutano l’età scolare e sottovalutano molto questo importantissimo periodo di vita del bambino. Si tende a pensare che finché il bambino non si comporta come un piccolo adulto (parli, cammini, sia autonomo) la nostra unica preoccupazione sia che mangi e che stia bene in salute.
Non è esattamente così! Il bambino, molto prima che inizi a parlare, camminare ecc.. ha in sé competenze sorprendenti. Esserne al corrente aiuta noi genitori a porci in maniera diversa davanti a questi esserini che presentano una evidente immaturità motoria ma il loro cervello è potentissimo in quanto sta immagazzinando un innumerevole serie di informazioni. Il suo cervello si comporta come una spugna, assorbe tutto ciò che lo circonda. Il bambino è un esploratore nato! Acquisisce esperienze e informazioni tramite i sensi.
Adesso che abbiamo imparato qualcosina in più sul nostro bambino, la prossima volta che mette un giochino in bocca non partiamo in quinta a toglierlo, sta esplorando attraverso la bocca. È un suo modo per acquisire informazioni su quell’oggetto, esempio è duro o morbido, freddo o caldo ecc.., piuttosto armiamoci di un buon disinfettante per far vivere al nostro bambino le sue esperienze in totale sicurezza!
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